Gli stereotipi qui riportati sono un esempio delle possibili personalità di un personaggio: i tratti che compongono la più intima natura del vampiro; le caratteristiche base della sua personalità, il suo vero io. E’ ovvio che oltre a questo esiste anche ciò che il tuo vampiro mostra di se stesso nelle relazioni con gli altri perchè non sempre il non-morto tende a mostrare la parte più vera di se sia per questioni di comodo che per questioni di sopravvivenza.
Ti senti ispirato da uno di questi stereotipi? Non sai come usarli?
Si può scegliere se utilizzarne una sola e quindi ciò che il vampiro è realmente sarà mostrato ( solitamente ) anche nelle relazioni con gli altri oppure si possono liberamente combinare COERENTEMENTE due stereotipi .
Gli stereotipi possono essere SFUMATURE del carattere del tuo vampiro oppure puoi seguirle in maniera pedissequa, a te la scelta e l’ispirazione.
NOTA SUL GIOCO VAN KUNST
Ruolare un personaggio Van Kunst vuol dire FORZATAMENTE scegliere una “Alienazione Mentale” che sia un MALUS INVALIDANTE per il tuo personaggio. Essere semplicemente “strani” o un po’ “picchiatelli” non vuol dire pagare il tributo di appartenenza alla linea di sangue. L’Alienazione Van Kunst è ciò che rende questi Vampiri tali, pertanto deve essere un qualcosa di effettivamente pesante per il tuo personaggio. Internet offre da questo punto di vista una vasta scelta di siti dedicati alla psicanalisi ed alle malattie mentali da cui prendere spunto.
CORTESE
Il Mondo di Tenebra non è altro che apparenza: la maschera di essere umani che ogni Vampiro porta – più o meno bene a seconda dei propri scopi e, perché no, delle congenite doti di dissimulazione – non è altro che la rappresentazione più concreta di questo infinito spettacolo teatrale che è la non-vita. Il Cortese, semplicemente, esiste per apparire ed è la vedette del palcoscenico.
Non c’è niente da fare, che tu lo voglia o no sei un animale da teatro che adora essere al centro dell’attenzione: se questo interesse che vuoi far scaturire nei cuori altrui dipenda da una profonda paura oppure da stima, beh questo sta a te deciderlo! L’unico scopo per cui sei alla costante ricerca di nuovi spettatori per il tuo infinito show è uno: l’adulazione che ne deriva e da cui trai il piacere necessario e l’ispirazione per continuare ad esistere nei secoli. Ma come in ogni teatro che si rispetti, quando i riflettori si spengono sulla scena ciò che rimane – nascosto dietro le quinte per coloro che non hanno il giusto pass per entrare – è un qualcosa di profondamente grigio. Tutto ciò che si muove sul palco ha senso solo quando la recita è in corso, alla fine di questa le carrozze tornano ad essere zucche e non c’è nulla di più triste di una scenografia di cartapesta abbandonata. Cosa si cela dietro il tuo splendido personaggio? Questo è un segreto che solo tu conosci realmente, ma non servono certamente studi di psicologia per capire che le persone che vogliono apparire ad ogni costo siano in realtà profondamente insicure! Tranquillo, tranquillo…questo può continuare a rimanere il nostro piccolo segreto se sarai in grado di giocare bene le tue carte. L’unico modo per non far intravedere il marcio che si cela oltre il sipario è continuare a recitare, incessantemente. Balla, declama, brucia le energie per il tuo pubblico e fallo tutta la notte per tutte le notti avvenire. Se lo spettacolo non avrà mai fine, forse nessuno si ricorderà che è pure finzione!
DELIRANTE
Il Delirante ha uno scopo e questo fine ultimo ne consuma completamente l’esistenza come una fiamma che a poco a poco lo arde da dentro, mettendo in secondo piano qualsivoglia altra cosa che possa distrarlo dalla causa.
Dedichi anima e corpo allo scopo che ti sei prefissato, per quanto tu sappia da principio che il raggiungimento dei tuoi obiettivi è, in tutta onestà, al di fuori della portata delle tue forze. Il senso di colpa è un compagno fedele della tua non-vita, come lo scudiero che sempre s’appresta a seguire il Cavaliere anche nelle crociate apparentemente perse in partenza. Questo ti è sempre accanto e costantemente ti tormenta quando compi un’azione che ti fa allontanare dalla tua meta designata o anche solamente ti fa deviare dal tuo percorso. Il fine certamente giustifica i mezzi e questo, amico mio, tu lo sai meglio di chiunque altro: la causa è infinitamente più importante di coloro che la servono. Ricorda solo che non vi è modo, se non con procedimento aggravato, di cambiare la tua natura: nasci e muori con un unico obiettivo, il modo di riuscire a sopportare la non-vita senza essere schiacciato dal senso di colpa…beh, sta a te trovarlo. Soppesa bene ogni opportunità che hai, ogni azione che compi, perché per te, Delirante, ogni sbaglio vale una vita: la tua.
ESALTATO
Le emozioni sono fiumi in piena che possono trasportare lontano, ma attenzione perché questi fiumi, più che d’acqua, possono essere assenzio che induce al vizio. L’Esaltato è felice quando realizza i propri ideali, qualsiasi essi siano e qualsiasi sia il prezzo che deve pagare per realizzarli.
Che tu sia un guerriero che sconfigge il maggior numero di nemici tra i commilitoni oppure un poeta che esce vittorioso da un concorso di rime, è da questi brevi momenti di gioia – o almeno nell’eco di queste emozioni – che la tua non-vita trova il sostentamento necessario per resistere alle avversità. La tua esistenza, in fondo, potrebbe realmente essere riassunta attraverso questi momenti di gloria che, mano a mano che vai avanti, divengono sempre più importanti per te. A differenza del Delirante, non porti avanti la tua passione per dovere, bensì per un senso di piacere che ti fa sentire, scusa l’ossimoro, vivo. Sei assolutamente dipendente – al pari di un alcolizzato o di un fumatore di oppio – dalle gioie caduche che il tuo cervello registra e rivive, come se realmente tu fossi ancora in grado di provare emozioni. Non c’è che dire, la tua non-vita vista da chi un poco è riuscito ad indagare la tua psicologia, è veramente quanto di più triste il Mondo di Tenebra abbia partorito: non vi è nulla di reale in queste sensazioni e tu lo sai bene. Il trucco sta solo nel non soffermarsi sulla banalità ontologica dell’essere solo un corpo vuoto e marcescente. Queste emozioni vuote e riempite di ricordi ti porteranno lontano, vedrai, finché avrai la forza di credere in loro!
FARABUTTO
Coloro che già in vita erano nati sotto la stella dell’Egoismo e della Tracotanza spesso e volentieri nella propria esistenza come Fratelli sviluppano una Natura di tipo Farabutto. Certo, divenire degli esseri immortali e potenti rende queste loro caratteristiche assai più semplici da assecondare.
Guardati allo specchio. Cosa vedi oltre te stesso, riflesso su quella superficie? Bravo, per te Farabutto, non vi è nessun altro al mondo che meriti la stessa considerazione che dai alla tua persona. Niente su questa terra ha più valore della Roba (sia questa materiale o metaforica) che tu puoi collezionare per mostrare al prossimo la grandezza della tua persona. Tutto ti appartiene o, comunque, potrebbe appartenerti: se gli altri sono così sciocchi da non proteggere ciò che gli è caro – anche la loro stessa vita, per dire! – e a te interessa prendertela, ti senti in diritto di agire di conseguenza. Non necessariamente questo fa di te un bullo, sia chiaro (ed anzi si potrebbe dire che man mano che i secoli passano il tuo atteggiamento muti, sino a che la prepotenza tipica dei Neonati non diviene nient’altro che un ricordo) ma ad ogni modo non pieghi la testa tanto facilmente e ti ritieni abbastanza autosufficiente e furbo da riuscire, in un modo o nell’altro, a far quadrare i conti a tuo favore.
GIULLARE
Il Giullare mostra agli altri il lato più goliardico – forse più inquietante? – della follia Van Kunst. Il suo modo di agire sembra votato a trovare sempre il lato brillante ed umoristico della situazione, ed egli lotta con tutto se stesso per fare in modo che la depressione non lo colga.
Il tuo trovare l’assurdo in ogni cosa, importante o meno che sia, spazientisce non poco chi ti è vicino, che non riesce a comprendere quanto sino in fondo tu sia convinto di quello che dici e quanto, invece, sia solo una maschera. La verità rimane nascosta dietro il sorriso che porti dipinto sul volto e, tu lo sai, ha il retrogusto di una depressione amara come l’Eternità. è questa che ti soffoca e ti spinge a ridere, come in una danza maledetta che sai di non poter fermare, se non vuoi che tutto finisca per piombare nella disperazione. Per quanto quello che ti capiti possa essere spiacevole, devi riuscire a trovarne il lato comico. Non hai alternative: pagare il prezzo di una risata al momento sbagliato è niente in confronto alle porte che si spalancano sul Nulla. Non ami combattere, forse perché non ne sei capace o, ancora, perché hai scoperto che è più difficile far ridere quelli che sconfiggi. In fin dei conti il tuo dovrebbe essere un nobile ideale, no? Ma gioia ed allegria sono sentimenti che hanno poco significato nel nostro mondo, quindi non sempre descrivere il lato umoristico dei fallimenti altrui ti aiuterà nelle relazioni interpersonali. Il tuo nemico numero uno? L’austerità ed il grigiore. Non lo trovi comico, considerato che vivi in un “Mondo di Tenebra”?
IMMATURO
L’Immaturo si contraddistingue per una personalità ed un carattere non ancora del tutto formati che lo portano spesso e volentieri a comportarsi come un bambino o un irresponsabile, secondo i normali canoni della società, tanto umana quanto vampirica.
Non risentirti o innervosirti, ma sei un vero e proprio bambinone in un corpo virtualmente immortale. Quando desideri qualcosa vuoi anche conseguirla nella maniera più rapida possibile, magari grazie all’intervento di terzi che hai eletto ad adulti della situazione. La verità è che il tuo più grande desiderio è che sia qualcun altro a badare a te – un sire, chiaro, ma anche qualsivoglia persona che tu abbia investito di un’autorità tale da poter essere letta come genitore dalla tua mente contorta. Spesso e volentieri questo tuo essere dipendente dagli altri, in maniera più o meno velata ed invalidante, ti ha reso uno dei pochi esseri puri del Mondo di Tenebra: la tua ingenuità fa quasi tenerezza, fosse per te non esisterebbe niente di negativo su questa terra. Possibile che tu non abbia compreso di essere un mostro assetato di sangue che non brama altro che la morte di ciò che un tempo era? Bah, parlarne con te è assolutamente tempo sprecato. Tutto quello che devi sperare è che coloro che hai scelto quali figure genitoriali non vengano a mancare o per te saranno guai. La tristezza e la consapevolezza di non saper badare a te stesso nel mondo sono tuoi nemici atavici, se dovessi malauguratamente imbatterti in loro nel tuo percorso non credo proprio che avresti scampo!
INUMANO
Il fatto di avere zanne acuminate, velocità ed istinti predatori nonché essere costretto ad uccidere per sopravvivere non fa di un Vampiro un Inumano. Quello che lo rende realmente tale è l’attitudine con cui tutti questi elementi vengono assemblati per conferire senso al puzzle della non-vita di un individuo.
Mio caro Inumano, nessuno più di te ha compreso che un Vampiro altro non è che una sorta di Demone incompleto: celebrare questo aspetto della tua Natura sino ad avvicinarti asintoticamente alla Razza Eletta da Simeht è il tuo scopo, sia che questo sia stato scelto con coscienza, sia che invece ti venga spontaneo. Far soffrire il prossimo procurandogli dolore psicologico e mentale è il tuo dictat imprescindibile. Se non fossi certo che i Vampiri provino solo le eco delle emozioni di un tempo, mi verrebbe da dire che provi orgasmi plurimi nel vedere gli altri disperarsi e contorcersi dal dolore. Te lo dico con il cuore in mano: tu sei un vero e proprio degenerato. Ti nutri di sangue per sopravvivere, ma sono le lacrime altrui a darti realmente la forza di andare avanti. Mi chiedo da dove tu prenda tutta questa rabbia ed anche l’inventiva per scoprire – giorno dopo giorno, era dopo era – sempre nuovi modi per celebrare il Male. Quale scopo ti pervade l’animo? Stai punendo l’Umanità tutta per ciò che ti è accaduto, oppure vuoi solamente comprendere meglio chi o cosa tu sia? Per quel che mi riguarda sei solo un sadico – a volte anche masochista – ma sono convinto che vi sia dell’altro sotto. Grattando la superficie appare sempre qualcosa di differente; la natura ama nascondersi, amico.
REIETTO
Che sia nato solo oppure lo sia diventato, questo Fratello non è proprio in grado di percepirsi come parte di un sistema più grande. Certo, Egli comprende perfettamente che altre ombre si muovono e sfilano accanto a lui, ma tutto questo gli è assolutamente ininfluente.
Sei un emarginato, un outcast, un puntino all’interno della massa che però non ne fa parte. Come tu sia arrivato, Reietto, a questo punto beh, lo dovresti sapere bene. Guardati indietro, in quale esatto momento della tua vita hai mandato tutto al diavolo ed hai deciso che nessuno avrebbe meritato la tua compagnia (o viceversa)? Sei certo che vi sia una profonda distanza tra te e gli altri, ma a differenza del Farabutto non sei per forza di cose convinto di essere migliore, né dalla parte giusta della barricata. Ciò che però è ancora più triste, scusa se te lo dico, è che a furia di comportarti così hai fatto in modo che anche gli altri interiorizzassero questa tua visione del mondo. Ora non hai più scampo: hai voluto essere solo, ora morirai così. Sempre che tu sia destinato alla Morte Ultima, chiaro. Questo è il rovescio della medaglia della convinzione di non avere nulla a che spartire con gli altri.
UTOPISTA
L’Utopista è colui che va oltre il velo di questo mondo e spinge il proprio sguardo verso realtà esistenti ma invisibili ai più o, ancora, a futuri radiosi o apocalittici di cui solo pochi hanno letto i moniti.
Fratello, invidio realmente la tua forza di elevarti al di sopra della Realtà e credere…scusa volevo dire “scoprire”, che vi sia dell’altro oltre a quanto stiamo esperendo ormai da secoli. La tua capacità di cogliere la bellezza – o l’orrore, che sono poi le facce della medesima medaglia – su questa terra ti pongono, a mio modesto avviso, una spanna sopra agli altri. Sei eternamente insoddisfatto dei frutti che la società ti offre, per questo tenti di cambiarla…radicalmente attraverso la sovversione dello status quo oppure nel tuo piccolo, con piccole opere che acquisiscono grandi significati nella tua personale visione del mondo. Sei un Filosofo ed un inventore, ma prima di tutto sei una mina vagante del tuo tempo. Non so dirti se la tua vista sia un dono o una disgrazia, quel che è certo è che, se veramente sei destinato a cambiare o salvare il mondo, non devi aspettarti che la gente lo comprenda. Non hai letto i libri di storia? Quanti Übermenschen sono stati acclamati in vita e quanti, invece, sono finiti sul rogo? Ecco. Continua per la tua strada se lo desideri, non piegarti a nulla. Ma davvero, non aspettarti nulla da noi. In fondo, per quanto immortali, siamo pur sempre semplici uomini!
ZELANTE
Lo Zelante mira al meglio, sempre ed in ogni campo a cui si sta dedicando. Questo suo puntiglio lo rende riconoscibile a chilometri di distanza e spesso e volentieri amato e odiato in egual misura.
Figlio mio, se c’è una cosa che non ti spaventa è il duro lavoro ed una volta che hai deciso di portare a termine un compito non vi è nulla che possa fermarti dal compiere la tua opera al meglio. Davvero mi chiedo dove tu prenda tutta questa energia. Droghe, donne, frustrazione? Svelami il tuo segreto, perché io davvero non riesco a starci dietro. Potrei anche apprezzarti, forse più di tutti gli altri, ma il fatto che tu pretenda da me tanto quanto pretendi da te stesso, veramente, è una cosa che mi ti rende insopportabile. Non provi alcun piacere nel compiere male un lavoro, tutto deve essere sempre ed assolutamente perfetto secondo la tua stramaledetta concezione delle cose. Niente è perfetto su questo mondo, vorrei tanto che tu lo capissi. Eppure nulla, il tuo rigore e la tua intransigenza non ti permettono di andare oltre l’idea che ti sei fatto delle cose. E’ come se indossassi costantemente un paraocchi e non riuscissi a vedere la merda in cui tutti nuotiamo da secoli. Perché lo fai? A me puoi dirlo…cosa accadrebbe se qualcosa andasse storto? Fidati di me. Non cambierebbe assolutamente nulla, come non cambia nulla per tutti gli altri. Ah, ho colto nel segno. è forse questo che ti spaventa più di tutto, essere come gli altri?
Redattotori: Tarak