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Trattato sulla Genealogia dei Fratelli

Non so chi leggerà questo mio scritto, ma sento comunque il bisogno di tramandarlo. Ho impiegato anni a setacciare ogni minimo possibile indizio, verificare gli antichi testi, interrogare coloro che avrebbero potuto aiutarmi a districare la matassa di menzogne, ma – finalmente – ce l`ho fatta.
Chiunque voi siate, sappiate che quello che state per leggere potrebbe cambiare la vostra esistenza per sempre: troppi Fratelli hanno giocato con la Realtà delle Cose, celato al mondo La Verità e stretto patti per proteggere il Segreto che sto per rivelarvi. E molti altri, ne sono convinta, hanno ignorato per tutta la Loro esistenza, sino a che la Morte Ultima non li ha colti, ciò che invece è ora chiaro ai miei occhi.
Io stessa stenterei a credere a quanto sto per scrivere se tutti i pezzi del mosaico non combaciassero perfettamente. Ma il quadro è finalmente integro ed io non posso fare altro che sperare che attraverso la mia penna si riveli ciò che è stato occultato ai Nostri Occhi.
Affido questa pergamena alle sapienti mani del Fato, poiché sono certa che la Verità prevarrà, prima o poi, e che la più grande messinscena del Mondo di Tenebra – quella che vede la Storia divenire Mito e quindi Leggenda – verrà finalmente svelata.

LA PRIMA GENERAZIONE

Questa storia non può che iniziare nell`Epoca del Mito, poiché tutti Noi, a conti fatti, paghiamo ancora il prezzo di ciò che avvenne – o crediamo essere avvenuto, che è poi lo stesso – in quei tempi antichi in cui le prime città vennero edificate.
Secondo quella che noi comunemente chiamiamo “Storia” il Dio a cui si è scelto di dare nome Veddharta – ché è ovvio che le nostre bocche mai potrebbero pronunciare il nome celeste di Colei che un tempo sedeva Oltre il Velo che Protegge ciò che è deperibile da ciò che non lo è – concesse il Dono Oscuro ai Cinque Esseri Primigeni.
Non vi sono problemi nell`assegnare all`Io Veddharta lo status di Primo Vampiro che abbia calcato il mondo – o forse tutti i mondi, senza temere di esagerare – pertanto non mi soffermerò oltre.

LA SECONDA GENERAZIONE

Già qui hanno inizio i primi problemi. La Consuetudine ci insegna che la Madre del Vampirismo – il Dio Oscuro che è allo stesso tempo Madre e Matrigna di tutti Noi – abbia trasmesso il Suo Potere a Cinque Eletti che, nella Loro potenza incommensurabile, sono i soli Esseri la cui esistenza sia stata da Lei benedetta.
Molte sono le leggende sull`identità di questi mitici Vampiri che si sono rincorse nei secoli, ma la Verità, come si suol dire, ama nascondersi e spesso e volentieri le menzogne che ricevono legittimazione dalla massa divengono alla lunga nuove verità…
A quel punto ha ben poca importanza cosa sia veramente successo. D`altro canto se tutti i Fratelli concordassero nel ritenere La Razza della Notte una stirpe elfica, non saremmo noi portati a chiamarla e considerarla tale, malgrado le differenze che intercorrono tra la Genía divina della Rilucente di Grazia ed il Popolo delle Stelle?
Tutto questo per dire che La Realtà che Noi conosciamo non è altro che Inganno, una Menzogna ripetutaci sino ad arrivare al punto che nessun Fratello sano di mente, ora, oserebbe metterla in discussione. Eresia? No, Verità.
Pochi Antichi, quasi tutti ormai Pietra o Cenere, potrebbero realmente dirci chi questi fossero e perché furono Creati, seppur nei secoli fiumi di inchiostro e sangue siano stati spesi per raccontare gesta e biografie di chi, al di là di tutto, potrebbe essere più antico della scrittura o della parola stessa, almeno per quel che Noi ne sappiamo.
I più romantici tra i Congiunti, gli animi semplici, sostengono che Lei li sfamò col proprio latte di sangue per colmare la propria solitudine. Altri vedono nei Cinque l`ennesimo affronto di una Figlia alla Madre, lo scarabocchio purulento e velenoso che Ella ha fatto sul disegno immacolato della Creazione. L`unica certezza che abbiamo è che, come il peggiore dei mali che affettano le carni del bestiame, allo stesso modo l`Anatema fiorì dal Sangue di questi Esseri sino a giungere alle Notti Odierne.
Le Stirpi che Noi oggi riconosciamo sono in realtà vuoti simulacri, Nomi di cui ci fregiamo nell`egoistica speranza di scaricare sulle spalle di questi Padri quello che Noi siamo agli occhi della Madre: un errore che mai sarebbe dovuto essere commesso.

Ecco coloro che, secondo le mitologie di tutti i Fratelli che vivono in eXtremeLOT, dovrebbero appartenere alla Seconda Generazione:

Amalthea (definita “Figlia di Veddharta”)
Anker (definito “Figlio di Veddharta”)
Eryx (definito “Figlio di Veddharta”)
Menmosyne (definita “Figlia di Norn”)
Norn (definito “Figlio di Veddharta”)
Raur (definito “Figlio di Norn”)
Sarea (definita “Figlia di Veddharta”)
Thyamak (definito “Figlio di Norn”)
Tierney (definito “Figlio di Veddharta”)
Zerim (definito “Figlio di Norn”)

In realtà ai più acuti non dovrebbe essere sfuggito come quattro di questi nomi (Menmosyne, Raur, Thyamak e Zerim) siano in realtà “Figli di Norn”, il che li porterebbe direttamente ad uscire dal novero dei membri della Seconda Generazione. Questo è inesatto, poiché in realtà secondo il mito del Magisterum Noctis – Società che si autodefinisce “Progenie di Norn” – questo Fratello non sarebbe stato creato da Veddharta, bensì generato da questa e da Suo Fratello Shierak prima della Maledizione della Signora della Mezzaluna Blu, subendo solo successivamente e per legge del contrappasso la sorte della Rilucente di Grazia.
Capite certamente anche voi che una tale fattispecie – ammesso e non concesso che sia plausibile – renderebbe Norn libero dal rapporto sire-infante che regola da sempre il Mondo di Tenebra e farebbe di Lui un Vampiro di Prima Generazione al pari di Veddharta stessa. Ovviamente mi trovo costretta – anche alla luce del fatto che mi è impossibile indagare su fatti accaduti nel Tempo del Mito – a scartare la possibilità – a mio avviso totalmente irrealistica – che Norn sia divenuto un Vampiro per cause non legate all`Abbraccio. Essendo pertanto Veddharta l`unico Fratello pre-esistente a Lui devo per forza di cose dedurne che questi sia uno dei Cinque Primogeniti. Visto il mistero – e l`aura quasi sacrale – che aleggia su questi nomi devo supporre che qualcuno dei cosiddetti “Figli di Norn” sia anch`esso membro di questa Generazione – e dunque parte della rosa dei Cinque Eletti da Veddharta. Poiché però, almeno a questo punto della mia dissertazione, non posso ancora stabilire chi tra i quattro (Menmosyne, Raur, Thyamak e Zerim) sia, devo per forza di cose inserire tutti i nomi in elenco. Inoltre non è da escludere che in questo caso il termine “figlio” non stia ad indicare un rapporto sire-infante, ma possa invece denotare un qualsiasi altro legame con Norn, quali ad esempio un rapporto di parentela pregressa o, ancora, di sudditanza legata al contesto culturale e politico (molti re definiscono i propri sudditi “figli”) della vita mortale, etc.
Questo ragionamento mi porta dunque a non eliminare, almeno per il momento, alcun nominativo dalla lista dei possibili membri della Seconda Generazione.
Dieci Nomi, però, sono troppi, poiché solo Cinque sono coloro che – secondo quanto riportato dalle Cronache del Synodus Sanguinis, la più antica organizzazione razziale del Mondo di Tenebra – hanno ricevuto il Dono Oscuro da parte della Madre. I motivi per cui, al contrario di tale postulato, i nominativi siano così numerosi possono essere diversi: nomi diversi per definire la stessa persona, Fratelli Antichi – probabilmente appartenenti alla Terza Generazione – che si sono spacciati per membri della Seconda, menzogne – articolate per nascondere verità scomode.
Nel corso del mio studio, che attinge alle testimonianze – scritte ed orali – che ho potuto raccogliere nel corso della mia indagine vi dimostrerò come tutte queste ragioni si intersechino fra loro.
Poiché è bene fare chiarezza sin da subito per evitare di perdersi nelle dissertazioni organizzerò il mio pensiero a partire dalle Cinque Linee di Sangue che noi conosciamo e che, da sempre, si sono dichiarate, proprio come dice il nome stesso, unite da un legame sire-infante. Il fatto che proprio Cinque Stirpi siano sopravvissute, in numero esattamente identico a quello dei Figli di Veddharta così come riportati nelle cronache, rafforza la mia teoria che solo Cinque siano i membri della Seconda Generazione e che da questi derivino le Casate che compongono il Synodus Sanguinis e, di conseguenza, tutti i Vampiri.

Lasuerte: Secondo l`evoluzione della Stirpe, la sua storia e le caratteristiche dei personaggi a cui si riferiscono i nominativi riportati quali possibili aderenti alla Seconda Generazione qui abbiamo già un problema di assegnazione, poiché due candidati potrebbero a mio avviso ambire al titolo di fondatori del Clan Lasuerte: Amalthea e Thyamak. Entrambi hanno in effetti, per il modo in cui ci sono stati raccontati, la predisposizione per il sotterfugio, la diplomazia, la freddezza e – ammettiamolo pure – a voler sempre tenere d`occhio i Fratelli ed il Mondo di Tenebra tutto. Mentre di Thyamak però si sa poco e nulla, al contrario sul conto di Amalthea le cronache sono assai ricche. Ella è a mio parere il candidato ideale ad essere riconosciuto come l`Oscura Madre dei Lasuerte. Una certezza così radicata è – me ne rendo un conto – un ossimoro vista la capacità dei Vampiri Custodi di celarsi allo sguardo prosperando nell`Ombra, tuttavia la mia convinzione di non cadere in errore nell`assegnare a Lei lo status di “Primo Lasuerte” è dettata dal fatto che – malgrado sia ignoto ove questa si trovi al momento o se abbia infine raggiunto piuttosto la Morte Ultima – Amalthea sia stata molto attiva nel corso della Storia, manipolando sovente le fila di quei burattini che noi Fratelli, ahimè, siamo. In definitiva, ad esser sinceri, se l`Essere chiamato Veddharta è da considerarsi a buon diritto, secondo il mito, la Madre dei Vampiri, Amalthea L`Ortodossa dovrebbe essere chiamata la Madre della Società Vampirica, poiché appare chiaro che nulla di ciò che ora esiste ed ha reso grande il Mondo di Tenebra sarebbe esistito senza l`opera dell`Oscura Madre dell`Ortodossia. Ultima Sua Progenie conosciuta è ELIZABETH, Principe del Synodus Sanguinis e Vampiro ancora attivo. Questa è da considerarsi, a mio avviso, la risolutiva e più schiacciante prova che il nome di Amalthea sia indiscutibilmente da attribuirsi al Primo Lasuerte. Ma chi era allora Thyamak? Considerati numerosi punti in comune con Amalthea appare chiaro che questi debba per forza di cose essere un Lasuerte.
Mi sentirei di escludere il fatto che possa essere un altro nome con cui la Madre dell`Ortodossia fosse conosciuta, poiché ad occhio e croce – ed anche qui il velo di mistero su questo Fratello non aiuta affatto – il nome pare di genere maschile (sappiamo tutti che parlando di Fratelli – soprattutto di tale Anzianità – il sesso è una categoria assolutamente insignificante da prendere in considerazione, malgrado ciò ritengo assurdo che Amalthea fosse stata scambiata per un uomo e/o appellata con un nome maschile). È mia opinione, piuttosto, che Thyamak sia uno dei primi Infanti del Capostipite Lasuerte, forse proprio il primo, la cui antichità spiegherebbe anche per quale ragione sia stato confuso con un appartenente alla Seconda Generazione. Volendo azzardare qualche speculazione aggiungerei che probabilmente Amalthea abbia lasciato trascorrere molto tempo tra l`Abbraccio di questi e gli altri Suoi Infanti, guadagnando da una parte il titolo di Ortodossa (essendosi macchiata raramente, almeno in principio, del peccato dell`Abbraccio agli occhi della Società dei Fratelli) e dall`altra facendo conseguire al proprio primogenito un`esperienza tale da poter essere confuso a posteriori con uno dei Cinque stessi. Il motivo per cui sia riconosciuto come “Figlio di Norn” mi è ignoto; probabilmente vi deve essere stato un legame tra i due che però non mi è possibile indagare, vista la penuria di fonti che trattino le gesta di Thyamak.

McAnders: Anche in questo caso come in quello precedente abbiamo due diversi candidati che potrebbero ambire al trono di Signore delle Zanne McAnders: da una parte Eryx e dall`altra Raur. In realtà credo sia un problema che si possa risolvere semplicemente con una piccola analisi linguistica. Raur è una parola onomatopeica che ricorda il verso di una bestia feroce – il ruggito di un leone per esempio – ed in alcun dialetti del Nord – da dove peraltro le cronache fanno provenire Eryx La Belva – assume il significato di “uomo arrabbiato e che grida”. La descrizione che le fonti fanno di Eryx e Raur combacia perfettamente. Per queste ragioni risolvo il problema assegnando i nomi Eryx e Raur al medesimo Vampiro a cui attribuisco lo status di Primo McAnders.

Van Kunst: Pochi dubbi vi sono invece sul fatto che gli Artisti derivino da quello che noi chiamiamo Anker; non tanto perché manchino versioni differenti del Mito della Creazione Van Kunst – ed anzi potremmo dire che ogni Folle conosca una storia diversa del proprio Fondatore – quanto piuttosto perché il nome del Dio Oracolo riesce a far tremare le carni ormai morte degli Artisti come solo il potere di uno dei Cinque potrebbe fare. Quale che sia la verità su Il Più Antico, come alcuni Dementi lo chiamano, certo è che a Lui, in qualche maniera, si deve la Famiglia Van Kunst. Se questo legame possa essere ricondotto direttamente alle Prime Notti (e quindi Anker appartenga a tutti gli effetti alla Seconda Generazione) o sia invece, come taluni sostengono, un legame di secondo grado (ovvero Anker costituisca la Progenie di un Primo Van Kunst a noi ignoto) non sono in grado di dichiararlo con certezza. Quello che posso certamente dire è che non vi sono storie che riconducano la Famiglia degli Artisti ad uno dei qualsiasi altri Nomi Conosciuti dalla Società dei Fratelli o da altre Coterie rivali. Non potendo pensare che esista un Vampiro tanto potente da non aver lasciato alcuna traccia di sé sino ad oggi, assegno ad Anker il ruolo di Primo Van Kunst. Un campanello d`allarme su una possibile paternità dei Van Kunst da parte di Zerim è stato in realtà l`Ordine Invitae da lui fondato, secondo il mito, nel Magisterum Noctis. La propensione per l`Arte degli affiliati a questo, difatti, mi ha fatto pensare ad un possibile legame con i Van Kunst; il fatto però che la progenie di Zerim sia dedita si all`Arte, ma solo raramente venga accostata alla Follia mi ha totalmente spiazzata. Assegnare comunque ad Anker anche il nome di Zerim – come fatto per i McAnders – e chiudere la questione non sarebbe stato affatto un problema (rammentiamo infatti che sul Fondatore Van Kunst ci sono giunte una sovrabbondanza di storie e discordanze infinite)…ma la mancanza di una peculiare pazzia manifesta rodeva la mia mente come un tarlo. In seguito ho ricordato che alcuni Van Kunst sostengono di appartenere a Linee di Sangue Secondarie che si contraddistinguono dal Ramo Principale dei Folli per il modo peculiare in cui declinano la demenza: e se l`ossessione per l`Arte – già di per sé pallino Van Kunst – rivelasse, portato agli estremi, un particolare modo di declinare la Follia dei Figli di Zerim? Secondo i Van Kunst, per giunta, Anker avrebbe abbracciato un numero preciso (ma sconosciuto, le fonti riportano in egual misura 2, 6, 9, 23 ed 88) di Infanti, tra cui potrebbe rientrare anche Zerim – per anzianità, conoscenza e fama – che avrebbe poi fondato la sua Linea di Sangue Secondaria in tempi remoti. Poiché questa spiegazione mi è sembrata essere in linea con le fonti e perfetta per giustificare ogni cosa l`ho infine accolta. Il motivo per cui Zerim sia poi riconosciuto come “Figlio di Norn” verrà indagato tra poco, nel paragrafo dove tratterò i Von Macht.

Von Macht: A primo acchito sembrerebbe chiaro che questa Stirpe derivi da Tierney Von Macht, detto il Dominatore. D`altro canto sapere che il casato umano di Tierney fosse proprio “Von Macht” non dovrebbe stupire più di tanto considerando che questa Linea di Sangue ha fatto proprio della Purezza della Discendenza e della Nobiltà il proprio vessillo: quale miglior modo avrebbe potuto esserci per i Von Macht di rinfacciare ad ogni singolo Veddhartita sulla faccia della terra il proprio Sangue Blu se non quello di chiamarsi, nei secoli dei secoli, con il nome di Colui che li aveva fondati? Tutto sensato, eppure altri indizi mi hanno portato a battere nuove piste ed a scoperchiare un vaso di lerciume la cui metà basterebbe a costringere al suicidio più della metà dei “Nobili” esistenti, se solo questo scritto dovesse vedere la pubblicazione. A spingermi ad indagare sul passato dei Von Macht sono stati non solo i continui riferimenti a questi da parte dei Van Kunst, a cui va dato il merito però di essere sempre – non si capisce come – informati su tutti gli intrighi più sordidi del Mondo di Tenebra, ma soprattutto il legame di odio e “amicizia” – definiamola così – con i Venilia. Ho sempre trovato molto strano che un Casato pieno si di palloni gonfiati, ma soprattutto di Fratelli dediti all`Onore si trovasse storicamente sempre dalla parte delle Arpie, che al contrario spesso e volentieri danno del filo da torcere ai Lasuerte per ciò che concerne comportamenti subdoli ed infidi, sempre intenti a nascondere qualcosa. Per tale motivo ho studiato approfinditamente i verbali dei processi per Offesa alle Consuetudini in cui furono imputati i Venilia ed ho scoperto che pressoché in ogni città retta da un Principe Von Macht – o in cui comunque questa Stirpe fosse particolarmente influente – Le Arpie sono sempre risultate innocenti. Un fatto strano considerato che nel Mondo di Tenebra, benché nessuno sappia cosa le Arpie celino nei propri Laboratori, tutti sospettino i Venilia di perpetrare orrendi sacrilegi rispetto alle Nostre Leggi, non trovate? Perché mai i Von Macht, anche a costo di perdere la faccia, li hanno sempre spalleggiati nel corso dei millenni? Cosa sanno i Venilia sui Nobili da far avere loro un simile svantaggio? Le domande erano troppo interessanti per non costringermi ad indagare ancora, ma da dove sarei potuta partire? I Von Macht non hanno mai mostrato alcun fianco scoperto che potesse indurmi su una pista e lo stesso si potrebbe dire per le Arpie, i cui segreti sono custoditi proverbialmente bene. L`Illuminazione mi venne proprio grazie ad un Van Kunst: qual è l`unico segreto sfuggito alle Arpie? La Morte Ultima del loro Fondatore. In generale non sono tra coloro che vede negli Artisti degli Oracoli incompresi: io personalmente li ritengo una massa di imbecilli, spesso sadici ed ancor più spesso molesti, che snocciolano presunte profezie su chiunque, pur tuttavia decisi questa volta di fidarmi della dritta del Folle e di iniziare ad indagare proprio da questo tallone di Achille degli Scienziati del Sangue. Il Venilia di Seconda Generazione scomparve dalle cronache dei Fratelli innumerevoli secoli fa, tanto che mi è stato impossibile rintracciare anche un solo Vampiro che potesse dirmi qualcosa in merito al Fondatore del Casato Venilia che non fosse già Storia ai tempi della Quinta Generazione. Era davvero possibile che un Vampiro tanto potente fosse scomparso in tempi tanto remoti senza che nessuno se ne accorgesse, considerando che altri quattro Capostipiti erano ancora attivi ed intenti a creare la propria progenie all`epoca dei fatti? Quest`ultima domanda soffriva in realtà di un vizio di fondo: sino a quel momento mi ero persuasa che tutti i Padri avessero, in qualche maniera, concesso l`Abbraccio come risospinti da un`unica volontà comune; mi sembrava naturale che poiché Amalthea, Eryx/Raur ed Anker avevano creato infanti che avevano a loro volta generato progenie, la stessa cosa fosse dovuta accadere anche nel caso di Venilia e Von Macht. Mi accorsi invece che non era così: mentre i Venilia, una volta scomparso il loro fondatore, potevano già contare una discreta discendenza, al contrario si ha memoria di un unico Infante Von Macht attivo al tempo, creato peraltro già dopo la misteriosa scomparsa del Capostipite Venilia. Come era possibile che Tierney avesse resistito tanto a lungo ad un impulso a cui nemmeno la Grande Amalthea era riuscita a rimanere insensibile? Ed era forse un caso che Tierney, il cui nome era già famoso nelle cronache da tempo, si fosse attivato solo a seguito della sparizione del Venilia Ancestrale? Nella mia mente cominciai a coltivare l`idea che Tierney potesse essere il responsabile della scomparsa del progenitore Venilia, ma come per ogni processo d`omicidio che si rispetti avevo bisogno di prove e movente! Nel corso della mia indagine negli archivi dei diversi principati un altro nome ricorreva, quale vertice di un ordine democratico di Congiunti che cospirava ai danni della Rilucente: Norn. In tempi non sospetti, dunque, pare che vi fossero, oltre ai Cinque Capostipiti riconosciuti dalla Società dei Fratelli, anche coloro che facevano capo a questo Norn, comparso nelle Cronache assieme alla sua progenie già da diverso tempo, almeno a giudicare dalle fonti che ho avuto modo di consultare. Ma da dove proveniva questo sesto Vampiro Ancestrale? Il fatto è che quando ci si assuefà ad una verità è difficile – pur volendo a tutti i costi scorgere oltre – vedere qualcosa di diverso di ciò a cui siamo abituati. A bloccarci, io credo, non è tanto la forza di volontà, quanto piuttosto la paura di perdere le certezze rassicuranti in cui siamo vissuti ed abbandonarci alla magnificenza di una conoscenza caotica che spetta a noi ordinare. Nel fare questa riflessione non posso non pensare ai Van Kunst: comincio a comprendere per quale motivo questi arrivino sempre alle soluzioni degli enigmi senza apparente sforzo, la loro completa mancanza di senno li rende immuni alla paura dell`ignoto! Quello che sto cercando di dire – e che in verità avevo paura ad ammettere, a me stessa in primis – è che stavo cercando il movente di un omicidio senza aver ancora scoperto nulla sul presunto assassino. Accecata dalla volontà di far luce su uno dei segreti più appassionanti del Mondo di Tenebra, la Morte Ultima della Generatrice Venilia, stavo ignorando bellamente la soluzione di un enigma ancora più affascinante ed oscuro e che, di contro, era proprio lì, a portata di mano! Quando mi resi conto di ciò che avevo trovato stentai a credere ai miei occhi: Norn era effettivamente un Vampiro Antichissimo, le cui tracce si perdevano nel tempo al pari di quelle di Amalthea, Erys/Raur ed Anker, di cui ho già trattato…ed erano di gran lunga assai più vetuste delle fonti bibliografiche e storiche che invece trattavano di Tierney.
Come avevo fatto a trascurare questo particolare? Come avevo potuto non trovare strano che il leggendario fondatore della Stirpe più vanagloriosa per eccellenza – colui che trasmise addirittura il Nome ai propri infanti per rimarcare il proprio status nobiliare ed aveva trovato in questo modo la maniera di rimanere immortale anche di fronte alla Morte Ultima – trovasse spazio nelle cronache vampiriche in tempi tutto sommato “recenti” rispetto agli altri Fondatori? Era forse pensabile che La Madre del Vampirismo avesse abbracciato Tierney in un secondo momento, quando già il Mondo di Tenebra era una realtà consolidata? Era una possibilità da non scartare totalmente, eppure ero certa che se Veddharta si fosse risvegliata dal torpore in tempi storici – proprio come avvenuto in occasione della Piaga di Kmuth – vi sarebbe stata più di una fonte a segnalarlo. E come spiegare in questo modo la presenta di Norn e dei suoi Figli? A volte le soluzioni corrette sono quelle più semplici e, proprio per questo motivo, più impensabili. Norn aveva fondato una propria progenie di guerrieri valorosi ed indomiti, onorevoli e senza macchia per combattere La Madre di tutti i Vampiri…guerrieri valorosi ed indomiti, onorevoli e senza macchia, che parlavano di una nuova era del Vampirismo, in cui il governo sarebbe stato in mano ai Giusti, perché eletti democraticamente. Era da folli anche solo accarezzarne l`idea, ma seppur non perfettamente mi sembrava che molte sfaccettature di questa Progenie di Norn rientrase negli stereotipi Von Macht. Se Tierney fosse stato in realtà Progenie di Norn tutto si sarebbe spiegato: Cinque Linee di Sangue per Cinque Padri, l`apparizione di Tierney nelle cronache in epoca storica, l`incommensurabile antichità di Norn stesso. Si, più andavo avanti e più mi convincevo che questa fosse la strada giusta, ma mancavano ancora dei tasselli affinché il puzzle fosse completo. Come aveva fatto Tierney a spacciarsi per Progenie di Veddharta in un Tempo in cui la Seconda Generazione era ancora attiva per punirlo e smascherarlo? E che ruolo aveva avuto in tutto questo il Progenitore Venilia? E Norn? Ero vicina alla soluzione dell`enigma, ma non avevo con me alcun tipo di prova per dimostrarlo a parte la consapevolezza di essere giunta alle giuste conclusioni ed il sorriso soddisfatto di un Van Kunst che mi invogliava ad andare avanti, come quando da piccoli si cade da cavallo e si viene rimessi subito in sella. Da questo momento in poi hanno termine le basi storiche ed iniziano le mie personali speculazioni, che tuttavia ritengo abbastanza a ciò che è realmente accaduto… Norn fu uno dei Cinque Vampiri Primigeni ad essere abbracciato dalla Madre, probabilmente a causa del suo alto senso dell`onore e coraggio. Quando Egli si ribellò agli insegnamenti di Veddharta lasciò le terre in cui risiedeva la Seconda Generazione e vagò per il mondo creando la propria Progenie. Non è da escludere che con Lui vi fosse anche Zerim (a questi legato secondo il Magisterum Noctis) – infante di Anker – probabilmente affascinato ed ispirato dall`indubbio carisma di questo Fratello che sembrava voler sfidare il Dio del Sangue. Tra coloro a cui Norn concesse l`Abbraccio doveva esserci anche Tierney, un giovane che con il Suo sire condivideva molti ideali, ma che per contrasto era anche animato da una protervia ad una voglia di emergere straordinarie. Non vi sembra già di vedere in questo giovane Tierney che ho delineato la pura essenza di tutti i Von Macht: Nobili Cavalieri apparentemente onorevoli, che in realtà sono veri e propri tossicodipendenti della sensazione estatica che il potere dà loro? Ma come poteva Tierney pensare di poter uscire dall`ombra del padre, lui che per Generazione gli era infinitamente inferiore? (Non credo sia necessario specificare che mano a mano che le generazioni decrescono, cresce per contrappasso il dislivello di potere tra queste, così che se tra una Tredicesima ed una Dodicesima Generazione lo squilibrio di poteri possa essere in qualche maniera, con astuzia, colmato, al contrario tra un Fratello di Seconda Generazione ed uno di Terza si potrebbe parlare di un disequilibrio di potenza incalcolabile!). L`unica soluzione trovata da Tierney – abile politico e stratega – fu allearsi con qualcuno che lo aiutasse nella Sua impresa, qualcuno non tanto che tramasse al Suo fianco – che passare dall`essere subordinati ad uno, all`essere schiavi di un altro non appare per ovvie ragioni conveniente – quanto che volesse saggiare il proprio potere e le proprie conoscenze, andando oltre il limite stesso di ciò che è ritenuto possibile e ciò che non lo è. La domanda che Tierney deve essersi posto è la stessa che ancora oggi attanaglia i cuori dei Congiunti quando la conversazione, per ragioni ancora ignote, vira sino a rivolgere l`attenzione al tema dei Fondatori: è possibile uccidere uno dei Cinque? O, meglio…possono veramente giungere a Morte Ultima, almeno per mano di chi non è Loro pari se non superiore in potenza, i membri della Seconda Generazione? Deve essere stato in questo frangente che entrò in gioco il Capostipite Venilia. In verità chiunque tra i membri della Seconda Generazione avrebbe avuto ragione di distruggere il Fratello Ribelle, considerando che questi si era prefissato come scopo ultimo quello di ridurre in cenere la Madre del Vampirismo; malgrado ciò tra tutti i papabili alleati di Tierney vi sono diversi motivi per cui la mia propensione vada al Primo Venilia.
Come accennato poco prima un patto con il Fondatore Lasuerte avrebbe significato cambiare la propria condizione di “suddito libero” di Norn in “schiavo” di Amalthea, una cura a mio avviso di gran lunga peggiore della malattia di Tierney. Anche Eryx/Raur sarebbe a mio avviso da scartare; per quanto un duello con Tierney avesse potuto allettare il Capostipite McAnders, non vi erano certezze che quest`ultimo potesse vincere e il rampollo Von Macht non era nella posizione di potersi permettere una sconfitta giocando “pulito” e consegnando il proprio destino nella spada della Zanna. Anker era da escludere totalmente: per quanto Tierney fosse ancora “giovane” gli doveva essere già chiaro che i Van Kunst non possono essere considerati alleati in una guerra – perchè di una guerra si trattava, a conti fatti, seppur il totale previsto delle vittime ammontasse ad uno, Norn – almeno quanto non possono esserlo le condizioni meteorologiche nel progettare una campagna militare via mare. La speranza che soffi vento favorevole può essere certo coltivata, ma basare la propria strategia unicamente su dubbie previsioni del tempo non era nello stile di Tierney. Rimaneva solo un`ultima risorsa: il Capostipite Venilia. In effetti i Venilia erano gli alleati perfetti per compiere quanto Tierney si era ripromesso di fare (fatta eccezione per lo sforzo che “l`onorevole Von Macht” avrebbe dovuto fare per scendere a patti con i mezzi propri delle Arpie) e probabilmente anche Il Primo tra le Arpie deve aver visto nella Progenie di Norn la giusta occasione per verificare quanto potenti fossero le arti della neonata Scienza del Sangue. Con un Vampiro di Seconda Generazione quale alleato ed altri tre che, seppur non in campo al suo fianco, quasi certamente non avrebbero agevolato Norn, Tierney sferrò il suo attacco e, in qualche maniera, portò a casa la vittoria. Subito prima dell`apparizione di Tierney – segnalato come “Progenie di Veddharta” – e la sparizione del Capostipite Venilia, ha difatti inizio un lungo periodo di silenzio in cui di Norn non si ha più traccia. Per tornare a sentir parlare di alcune sporadiche apparizioni di questo “Figlio del Drago” dovranno passare secoli, un tempo abbastanza grande da avermi indotto a pensare che chiunque si sia presentato in epoca storica come “Norn” non fosse l`Ancestrale stesso, quanto piuttosto uno dei suoi Figli scampati al massacro operato da Tierney e dai Venilia di Seconda e Terza Generazione, divenuto abbastanza antico e potente da poter essere scambiato dai Vampiri odierni per una Seconda Generazione (in fin dei conti un uomo che guarda le stelle vede solo la luce lontana di queste, come potrebbe lui – essere insignificante – comprendere che ve ne sono alcune infinitamente più grandi e distanti, quando il suo occhio è limitato dalla prospettiva ristretta?). Secondo questa mia ricostruzione dei fatti abbiamo dunque quattro membri della Seconda Generazione rimasti (Amalthea, Eryx/Raur, Anker ed il Capostipite Venilia), ognuno a capo di una Linea di Sangue, con l`aggiunta di Tierney, uccisore di Norn. Ma come avrebbe fatto quest`ultimo a scalare una Generazione ed a conferire legittimità alla propria Progenie? La risposta a questa domanda è a mio parere ancora una volta da ricercarsi nell`enigmatica figura del Capostipite Venilia. Sono convinta che chiunque nel Mondo di Tenebra abbia sentito parlare – in forma di mito, certo – della Scienza del Sangue Venilia, questa particolare branca alchemica che sembra fare leva sui poteri insiti nella vitae dei Fratelli per compiere prodigi oscuri e sacrileghi. Per quanto io stessa dubiti che la maggior parte delle storie su questa fantomatica arte esoterica siano vere, sono allo stesso tempo convinta che – in virtù dei grandi poteri dei membri della Seconda Generazione – se questa esistesse veramente troverebbe il suo maggiore conoscitore nel Padre del Sangue Venilia. Detto questo, poiché la Generazione ha a che fare con la vitae dei Congiunti e lo stesso può dirsi – in nomine est omen – per la Scienza del Sangue, non troverei eccessivamente fantasioso pensare che, proprio grazie a questa particolare Alchimia, Tierney – per intercessione dei Venilia, primo fra tutti il loro Capostipite – sia riuscito a raggiungere lo Status di Vampiro di Seconda Generazione. In ultimo ritengo che a conoscenza di questa possibile versione della Storia Von Macht possano essere: la Seconda Generazione (interessata a perpetrare l`inganno, in parte perché colpevole di aver voluto la Morte Ultima di Norn ed in parte per non delegittimare le stesse Consuetudini imposte alla Società sull`uccisione di consimili), alcuni Venilia di Terza o Quarta Generazione (perché complici di Tierney stesso) e, forse, alcuni Von Macht diretta progenie di Tierney (perché eventualmente informati dal proprio sire). Questo quadro delineato spiegherebbe sia il motivo per cui il Casato Von Macht rientri a pieno titolo tra le Cinque Linee di Sangue (discendenza da un Vampiro di Seconda Generazione, silenzio sulla sua “atipica” fondazione da parte dei testimoni), sia l`ambiguo rapporto tra Von Macht e Venilia (i cui membri più anziani potrebbero essere a conoscenza del Segreto Von Macht e quindi tenere sotto scacco i Nobili, almeno quelli che conoscono la verità sulle proprie origini), nonché l`antichità di Norn. In definitiva risolvo il dilemma di questa Linea di Sangue assegnando sia a Norn che a Tierney lo status di Primo Von Macht. Per quanto riguarda quanto accaduto al Capostipite Venilia, che era poi ciò che mi ha condotto sino a questo punto, mi riservo di parlarne nel prossimo paragrafo.

[…]

Redattore Tarak